LAGO ARTIFICIALE E DIGA DEL MOLATO
I lavori per la costruzione della diga sul Tidone in corrispondenza del rio Molato, un poderoso sbarramento in cemento armato che forma il lago artificiale omonimo (detto anche Lago di Trebecco), risalgono agli anni venti (1921-1928). Gli intenti erano quelli da una parte di regolare il corso del Tidone, che con le sue piene causava danni all'agricoltura nella parte bassa della Val Tidone, dall'altra di produrre energia elettrica costituendo allo stesso tempo una riserva d'acqua per l'irrigazione.
La grandiosa diga ad archi multipli e speroni, interamente in calcestruzzo armato, è alta 55 metri sul piano di fondazione e lunga 180 metri sul fronte e 322 metri comprese le strutture laterali. La capacità iniziale del lago-serbatoio di 12.5 milioni di metri cubi si è ridotta, in seguito all'inevitabile processo di interramento del bacino, a circa 10.5 milioni. Il bacino è lungo due chilometri e mezzo e per un tratto penetra nel territorio pavese di Zavattarello; nel punto di maggiore ampiezza è largo 750 metri.
L'impianto prevede tre sistemi per il deflusso delle acque: un primo scarico, per le acque di superficie, situato nella parte centrale dello sbarramento; il secondo posto in una galleria sulla sponda destra; il terzo viene utilizzato per convogliare l'acqua necessaria alla produzione di energia elettrica.
E' frequentato da pescatori e da coloro che praticano gli sport acquatici.